In occasione dei festeggiamenti del 1955, la Madonna dei Miracoli di Corbetta viene incoronata da S.E. Mons. Montini.

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Cronaca da: “A Corbetta, un diadema d’oro sul capo della Vergine, S. E. Mons. Montini incorona l’effige della Madonna dei Miracoli. S. Binni in L’ITALIA del Lunedi 18/04/1955 p.2

 

“… quattrocento anni dopo.

Le tre del pomeriggio del 17 aprile.

Sulla stessa piazza, muta testimone del prodigio, è innalzato un trono. Lo addobbano arazzi bianchi e celesti.

Intorno una gran folla –si calcola 50mila persone- venuta da tutti i paesi della zona, da altre zone della Lombardia, dal Piemonte.

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Lassù, al centro del trono maestoso, è la statua della Vergine, copia perfetta della vecchia icona. Ai piedi tre bimbi, lo sguardo estatico fermato nel legno. Gioioso suono di campane, commosse invocazioni, profumo d’incensi.

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Una mano si leva alta quasi a dominare il brusio della folla che non trova più posto –per quanto ci si spinga a più non posso- nella piazza e nelle vie adiacenti. La mano, al cui dito brilla l’anello episcopale, regge una corona che ha bagliori di fuoco ai riflessi dei raggi del sole che, pallido durante tutta la mattina, ora sfolgora magnifico nel cielo.

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Poi si fa silenzio. Pare di rivivere la stessa atmosfera attonita di quando i tre fortunati fanciulli videro con i loro occhi il prodigio. La corona viene lentamente posata sul capo del Bambino ed un’altra sul capo della Vergine. Il voto è compiuto. Un coro possente ora intona: “Regina del cielo, rallegrati. Alleluia!”, e la piazza è tutta un brulicare di bianchi fazzoletti. Semplice e solenne gesto: quattrocento anni di storia condensati, serto magnifico di amore e di riconoscenza, nell’oro e nelle gemme della corona, vivi e brillanti come la fede che nutre i cuori.

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Ieri Corbetta ha vissuto la sua grande giornata. Archi trionfali, arazzi alle finestre davano alla bella cittadina, adagiata in mezzo alla pianura lombarda generosa di messi, là ove essa corre decisamente al Ticino, un aspetto gaio e insolito. Gli altoparlanti disseminati per tutte le vie portavano l’eco delle preci che venivano recitate nel Santuario, dove in mattinata S. E. Mons. Giuseppe Schiavini neo-Vescovo titolare di Farsalo aveva celebrato il solenne pontificale. Era pure presente S. E. Mons. Luigi Pirelli, Vescovo di Andria.

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Nel pomeriggio, poco prima delle quindici, accolto dagli applausi festanti della popolazione, è giunto l’Arcivescovo di Milano S. E. Mons. Montini, delegato dal Capitolo Vaticano per l’incoronazione della Vergine, privilegio accordato solo ad immagini Sacre della Madonna “insigni per la loro arte e per il culto”. Lo accompagnavano i Monsignori Gornati, Aldè e Pini. L’hanno accolto il Rettore del Santuario, Mons. Milani, i Padri Somaschi e tutti i prevosti e i sacerdoti della zona. L’Arcivescovo, accolto al suo ingresso nel Santuario dall’ “Ecce Sacerdos Magnus” intonato a gran voce dai cantori (i chierici somaschi di Camino), ha assunto i sacri paramenti e si è portato nella chiesa superiore dove è conservata l’Immagine miracolosa della Vergine dei Miracoli. Benedette le corone, presentate da quattro paggetti, il Presule è salito su di un apposito palco ed ha recitato la formula rituale: “Come per nostra mano sei coronata in terra, così noi per tuo mezzo da Gesù Cristo tuo Figlio possiamo essere degni di essere coronati di gloria e di onore nei cieli”. Indi l’Arcivescovo tra il più profondo silenzio ha deposto le corone sul capo della Vergine e del Bambino Gesù. Poi S. E. Mons. Montini è sceso in piazza ed ha incoronato la statua della Vergine.

Infine, alla grande folla che assisteva alla cerimonia, S. E. Mons. Montini ha rivolto la sua parola.

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Dopo aver rilevato il profondissimo significato della cerimonia ed il particolare onore riservato dal Capitolo Vaticano alla Madonna di Corbetta, il Presule ha detto tra l’altro: “abbiamo proclamato anche noi la Madonna Regina, seguendo l’esempio del Santo Padre che ha proclamato la Madonna Regina Universale. Abbiamo incoronato la Madonna Regina: significa, questo, voler riconoscere alla Madonna tributi reali, significa che noi ci riconosciamo per suoi sudditi e che vogliamo offrire a Lei  ciò che abbiamo di più impegnativo e di più solenne. Dobbiamo perciò seguire i suoi comandamenti, seguire il Vangelo che è la legge di Gesù Cristo. Veramente Corbetta deve sentirsi sotto la protezione materna di Maria”. Il Presule ha continuato  raccomandando di essere buoni, di dare al nostro prossimo il tributo ed il conforto della carità cristiana, dell’amore fraterno, di essere fedeli osservanti del Santo Vangelo. Ha raccomandato ancora il Presule di pregare per il Papa, perché il Signore Lo conservi a lungo alla guida della Sua Chiesa ed ha invocato le benedizioni della Vergine su tutti: sui poveri, sugli infermi, sui bambini ed ha concluso: “Unisco le mie alla vostre preghiere e tutti vi benedico”.

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Alto, solenne, maestoso, si è levato il canto di ringraziamento, l’inno di lode: “Te Deum laudamus”. Infine l’Arcivescovo ha impartito la sua benedizione. Il presidente della Giunta diocesana ha poi letto una invocazione alla Vergine incoronata.

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Erano presenti alla cerimonia, il sottosegretario alle Finanze, On. Castelli, in rappresentanza del Governo, il Prefetto di Milano dott. Liuti, il Prof. Vuoli, in rappresentanza del Consiglio provinciale, il rappresentante del Questore, il sen. Samek-Ludovici, il Sindaco di Corbetta e molte altre personalità, civili e militari.

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A tarda sera, mentre le prime ombre della notte velavano l’azzurro del cielo, per le vie di Corbetta si è snodata, imponente, la solennissima processione presieduta da S. E. Mons. Pirelli ed alla quale ha pure preso parte Mons. Balconi. Mille fiaccole si sono accese nella notte: mille punti luminosi:  viva rappresentanza di mille cuori in festa, espressione tangibile della preghiera di tutti: “Ave Maria”….

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